Va in scena il sapore: come un medico nutrizionista con la passione per il gusto si è ritrovato a essere anche un personaggio televisivo
La mia esperienza in televisione è iniziata per caso, quasi per scherzo. MasterChef Italia ha rappresentato un trampolino di lancio importante, dopo il quale sono seguite trasmissioni non meno popolari.
Un Medico in TV. Come ci sono arrivato? Ripensare a come questa esperienza ha avuto inizio mi strappa un sorriso. Ma è necessaria una premessa. Ho da sempre avuto una grandissima passione per la cucina e per un tipo di cucina in particolare, quella che predilige ingredienti veri, di piccoli artigiani, e sapori freschi, immediati, ben bilanciati.

Questa mia inclinazione naturale mi ha portato a cucinare sempre con piacere anche per gli amici. La mia vita è costellata di occasioni in cui mi sono trovato a casa di qualcuno di loro, a spadellare per una cena organizzata o improvvisata.
La mia amica Cristiana, ben conoscendo questa mia passione, mi iscrisse alle selezioni di MasterChef Italia. Prima di presentarmi al programma, ne vedemmo una puntata insieme. La prima cosa che le dissi? “Io non sono capace a fare quelle cose lì”. Ma Lei non aveva dubbi su di me e, alla fine, eliminai tutti fino alla vittoria.

Cucinare con sensibilità ed educare al sapore
Seguire una ricetta e cucinare sono concetti molto diversi. L’ho imparato da mia nonna e anche nella cucina di MasterChef. Ci vuole tecnica, ma ci vogliono soprattutto passione, cuore e sensibilità. La tecnica rende virtuosi, la sensibilità aggiunge qualcosa che nient’altro può dare. Se sono riuscito a conquistare il titolo, credo sia per quest’ultimo aspetto in modo particolare.

In televisione ho partecipato come giudice a La Prova del Cuoco e ho collaborato con Mi Manda Rai Tre per tematiche legate ad alimentazione e cucina.
Ho partecipato come ospite a molte altre trasmissioni. Ognuna delle esperienze che ho avuto in televisione mi ha dato molto e mi ha consentito di esplorare nuovi modi di comunicare.
Ho un’idea nel cassetto, che mi piacerebbe realizzare.
Avere uno spazio in un programma televisivo in cui parlare dei sapori delle ricette delle nonne della mia generazione, quelle nate prima del dopoguerra. Sono le ultime custodi del sapere del sapore, un patrimonio di tradizioni, etnografia, storia del costume e delle nostre origini che tra poco sarà perduto per sempre.
Un palco per approfondire temi che mi stanno molto a cuore: gusto, cucina, ingredienti contadini, tradizioni, sostenibilità e salute.