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LA MERENDA A SCUOLA

Sono tornati la sveglia, la scuola e le merendine per la pausa del mattino, insieme a pacchetti di cracker, mele ministeriali totalmente prive di sapore, succhi di frutta generosamente ricchi di dolcezza, biscotti e tortine.

Gli spuntini confezionati hanno fatto parte anche della mia infanzia ma ringrazio non fossero la norma e che ben altre proposte abbiano contribuito a formare il senso del gusto attorno a cui oggi ruota tutta la mia vita.

Suggerisco quindi a mamme e papà di osare, a volte, qualche alternativa meno dolce, attingendo ai consigli di mia nonna e della Società Italiana di Pediatria: pane e olio e aceto, pane e formaggio, pomodoro e sale, frittata di zucchini, torta di riso e bietole, formaggio e pane di segale, frutta fresca dell’orto, pane integrale con olio e origano, frutta secca senza conservanti, yogurt bianco intero di cascina con mandorle tostate.

Vi accorgerete che, superata l’iniziale reticenza, i gusti dei bambini non corrisponderanno affatto né ai vostri, né tanto meno alle vostre credenze.

Adorano il salato, il fresco, l’umido e vi saranno grati se metterete in cartella un avanzo della cena: una fetta di arrosto e spinaci tagliata a tocchetti e una forchettina, un assaggio di frittata con una goccia di aceto di vino, una cucchiaiata di maccheroni con la salsa di pomodoro, il minestrone di verdure col riso ormai diventato un solido monoblocco.

I bambini con pane burro e acciughe dovranno essere difesi dagli assalti dei compagni che vorranno barattare la loro merenda a ogni costo, azione per loro fortuna vietata in tempi di pandemia!

Da La Stampa del