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LATTE FIENO, SAPORI DI IERI PER IL LATTE DI DOMANI

Mi è capitato di assaggiare in Francia, Regno Unito e Austria, un latte fresco venduto al supermercato che ha il gusto ricco, dolce e fragrante di quello della mucca della mia infanzia. Oltre Tirolo lo chiamano “latte fieno”, l’hanno registrato come prodotto tradizionale, e con la medesima procedura ed etichettatura può quindi essere prodotto e commercializzato in tutta Europa.
Si tratta di latte prodotto da animali allevati con metodi tradizionali, nutriti d’estate con erba fresca e d’inverno con foraggio essiccato, più una serie di leguminose e cereali. Non sono ammessi invece i mangimi fermentati insilati. Insomma, l’alimentazione più semplice e naturale del mondo.
Credo sarebbe utile promuovere maggiormente questa pratica e questo marchio anche da noi, perché molti piccoli contadini potrebbero veder così garantito un prezzo migliore alla loro esigua produzione. I consorzi così potrebbero inoltre valorizzare chi segue un disciplinare più faticoso.
E la nostra industria lattiero-casearia, che produce formaggi di eccellenza mondiale, potrebbe utilizzare la propria esperienza e forza contrattuale per convincere alcuni conferitori a intraprendere questo percorso, promuovendo questo criterio e questa etichettatura, mettendo a disposizione delle famiglie, nella grande distribuzione, un latte fresco come una volta, con la sicurezza di oggi, che metterebbe d’accordo sostenibilità, tradizione, disponibilità, prezzo e gusto. Sarebbe un piccolo miracolo di cooperazione, di quelli che potrebbero farci tornare a crescere, restando bambini nel sapore.