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APPROVATA LA LEGGE CHE EQUIPARA L’AGRICOLTURA BIODINAMICA A QUELLA BIOLOGICA.

L’agricoltura biodinamica riceverà quindi finanziamenti come quella biologica.
Tanti contadini esultano. Ma molte le voci contro, soprattutto dal mondo scientifico che dice che si tratta di stregoneria. La mia esperienza.

Ho conosciuto la pratica agronomica biodinamica quasi dieci anni fa, assaggiando i vini di Stefano Bellotti e di Francesco Brezza e constatando come nei loro vigneti non servissero pesticidi e come invece i vini fossero notevolmente più buoni e le uove più sane. Da scienziato naturalmente non potevo credere a queste pratiche al limite dell’esoterismo. E pensavo che la biodinamica producesse risultati grazie per le potature rispettose della pianta, i sovesci che nutrono l’humus e l’attenzione posta dal contadino nell’osservare e rispettare i ritmi e la produttività naturale delle pianta. Ero felice già allora che potesse essere finanziata dallo Stato e dall’Europa, perché ogni ettaro coltivato con la biodinamica sarebbe stato un ettaro in più sottratto ai veleni. Adoravo la biodinamica proprio perché credevo non facesse assolutamente niente. “Primum non nocere”, mi ha insegnato Ippocrate.

Poi ho iniziato a frequentare produttori, colleghi medici che sono anche agricoltori, laureati in varie discipline scientifiche che, da contadini, praticano la biodinamica, agricoltori senza titoli di studio ma tanta esperienza, ho letto libri e soprattutto ho osservato cosa succede a praticarla o a non fare assolutamente nulla sul medesimo campo. Insomma, hanno sorgermi dei dubbi, quelli che dovrebbero essere alla base del metodo scientifico, che oggi mi pare più dogmatico di una religione pur avendo dimostrato recentemente, durante questa pandemia, di sbagliare parecchio le previsioni.
Se avrete voglia di parlare con i contadini che praticano questa agricoltura, e sono migliaia, Vi diranno che, partiti anche loro con grande scetticismo, hanno verificato che i risultati ci sono. Semplicemente non sappiamo spiegarli.

Senz’altro alcune delle pratiche sono inutili o semplicemente folkloristiche, come il 30% dei farmaci che mi hanno insegnato a prescrivere come medico: pensiamo agli antibiotici nelle infezioni batteriche o i fermenti lattici che, per la maggior parte, non arrivano vivi all’intestino, per non parlare dell’integrazione di vitamine in chi non ne abbia carenza.
Ma in quella pratica c’è qualcosa che non conosciamo e che non avvelena il Pianeta.

Come nella psicanalisi su cui presero in giro il professor Freud e che qualcuno vorrebbe smentire ancora oggi perché troppo poco meccanicistica.

Se utilizzeremo per finanziare la biodinamica i soldi del PNRR mi sembreranno ben spesi. Soprattutto se si utilizzeranno anche per studiare questa pratica, l’efficacia o i meccanismi che la regolano.

Galileo non partiva dalle “necessarie dimostrazioni” ma dalle “sensate esperienze”.