Masterchef, un anno dopo - Federico Francesco Ferrero
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Masterchef, un anno dopo

Non penso che la ricetta per incontrare la propria soddisfazione stia al di fuori di noi: nel successo economico, nel riconoscimento sociale e neppure nella vittoria ad un programma televisivo. Solo guardando dentro di noi possiamo mettere in moto la magia dell’incontro con l’altro e con gli altri, l’unica che ci può permettere davvero di cambiare la nostra vita. E questo a me è successo. Perché hanno vinto le mie idee, quelle che ho trovato dentro di me.

Non sono uno chef, ma conosco il cibo. La mia visione della cucina, frutto di oltre vent’anni di studi, prove, assaggi, letture, viaggi, emozioni e parole, grazie ai giudici di MasterChef, in particolare Carlo Cracco, ha trovato la forma e il palcoscenico per esprimersi compiutamente, e oggi molti cuochi stellati mi fanno l’onore di voler dialogare con me sul futuro dell’alta cucina italiana. Inoltre spero presto di poter contribuire al rinascimento gastronomico del nostro Paese, partecipando a fissare le linee guida della cucina nazionale del futuro.

Oggi anche i miei colleghi, medici e nutrizionisti, hanno iniziato a prendere sul serio la mia visione di un approccio più globale alla dietologia, che metta l’uomo al centro e le calorie solo alla periferia. E il riscontro molto positivo di pazienti e sportivi mi conferma la forza di questa idea.

La Stampa, mi ha offerto, attraverso la rubrica “DoctorChef”, l’opportunità di uno stimolante dialogo con i lettori. E le quasi cento conferenze sul cibo che ho tenuto quest’anno in tutta Italia, sono state per me occasioni preziose di incontro con gli altri.

Ma tutto questo è potuto succedere perché avevo elaborato una mia idea originale del sapore, che qualcuno ha definito “artistica”. Forse nei, pur capaci, finalisti dell’ultima edizione non si riconosceva invece un’idea precisa e personale di cucina. L’arte è un insieme di talento, conoscenze ed esperienza ma, quando non è sorretta da idee chiare e condivisibili, si ferma al livello di grande abilità artigiana. Il mio augurio per Stefano, che ha meritato la vittoria, e per tutti i lettori, è quello di avere la forza di perseverare ogni giorno nell’esprimere le proprie idee, non solo in cucina, e di lavorare sempre, con impegno, per realizzarle. Per cambiare fino in fondo la propria vita. Per cambiarla con gusto.