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Ristoratori: 10 e lode!

Stavolta mi tocca fare i complimenti ai ristoratori!

Nessuno è stato con le mani in mano durante il confino. Molti locali sono stati ritinteggiati, abbelliti, riorganizzati. I meno distratti si sono accorti che molti clienti, che a casa si sono dedicati alla spesa, ora pretendono materie prime fresche, più buone. Alcuni hanno quindi piantato un orto e stanno puntando, anche per l’impossibilità di prevedere l’afflusso, su minori scorte, su cibo cucinato al momento, sulla spesa del mercato, sulla cucina del giorno.

Ma quello che mi ha impressionato è la serietà con cui hanno messo in atto le norme sanitarie: mascherine, distanziamenti, menu digitali, sanificazioni, stoviglie usa e getta, addirittura in un albergo di Frabosa, nel Cuneese, il ristorante assegna ad ogni tavolo il bagno di una camera in utilizzo esclusivo.

Tra le esagerazioni, incolpevoli perché figlie della legislazione, ho visto i camerieri strofinarsi le mani con i gel disinfettanti ad ogni singola presa di piatto: tra un po’ non avranno più i polpastrelli e, sarà che il mio naso è più sensibile di altri, tutte le portate odoreranno di igienizzante. Non so quanto potranno andare avanti in questa maniera, con i posti a sedere dimezzati, i costi non indifferenti della nuova organizzazione e parte del personale in cassa integrazione.

Non so quanto sarà piacevole, a lungo andare, cenare come dal dentista. Ma mi auguro che, appena i dati sanitari lo consentiranno, sia ridata ai ristoratori la possibilità di fare il loro lavoro: assembrare persone attorno al cibo nella gioia.