Gent. dott. Ferrero, ho mangiato così tanto con i miei parenti a Natale, che potrei rimanere senza cibo per le prossime due settimane. Per limitare i danni, intanto, ho deciso di digiunare per un intero giorno. Cosa ne pensa?
Antonio, Torino
Caro Antonio, il metabolismo umano e quello del leone presentano alcune caratteristiche di diversità, dovute ad almeno cinquantamila anni di evoluzione, che non sono poi così tanti nell’economia della diversificazione di una specie, ma che non possono neppure essere trascurati. L’uomo, a differenza del leone perciò, ha bisogno di mangiare tutti i giorni, per essere in salute. E, a differenza di altre specie animali, è dotato di libero arbitrio: non è perciò obbligato a ingurgitare cibo in quantità tali da intossicarsi.
Oggi molti santoni della pseudo-medicina parlano di dieta del digiuno. In realtà l’unico regime alimentare davvero sano è quello che preveda una minor introduzione di energia, soprattutto da zuccheri semplici, tutti i giorni. Insomma, basta mangiare, sempre, un po’ meno, soprattutto alla sera. Anche perché il digiuno prolungato, da un lato mette in atto fenomeni metabolici che portano al rilascio in circolo di sostante potenzialmente dannose per il nostro organismo, e dall’altro innesca una sorta di “attesa” del cibo per cui, al pasto successivo, gli ormoni che regolano l’immagazzinamento di cibo, saranno particolarmente efficienti nel rimuovere dal sangue gli zuccheri e trasformarli, verosimilmente in grassi.
Una giornata di digiuno è perciò più dannosa di un giorno scandito da cinque piccoli spuntini. Se proprio vuole farsi un regalo per l’anno nuovo inizi a limitare i dolci, di cui probabilmente ha già fatto il pieno, e riduca il numero e il volume delle portate per tutto il mese di gennaio.