Pausa pranzo - Lettere a Federico Francesco Ferrero
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Pausa pranzo

Gent. dott. Ferrero, in quanto universitaria mi trovo almeno 2/3 giorni a settimana di fonte al problema pausa pranzo. Volevo chiederle dei consigli, idee e proposte su cosa portarmi da mangiare, qualcosa di sano e leggero, in modo da evitare il solito panino al prosciutto, la solita pasta fredda o insalate di riso (che non sono mai un’esperienza esaltante).
Grazie mille in anticipo.

Lucia


La pausa pranzo, cara Lucia, è la tomba della cucina italiana. E’ molto difficile trovare locali che offrano piatti di qualità o anche un semplice panino ben fatto, con buone materie prime.

Ma un’alternativa c’è. Diversi milioni di persone nel mondo sanno quanto sia buono e nutriente il riso a pranzo. L’importante è scegliere una buona materia prima. Meglio se un riso integrale di varietà antiche coltivato senza chimica (e qui i nomi in Italia sono davvero pochi) e cucinarlo al dente, partendo da poca acqua fredda, e sciacquandolo una volta a metà cottura e una volta al temine, con acqua fredda. L’assorbimento dei carboidrati risulterà così a lento rilascio, con indice glicemico molto basso. L’energia sarà cioè distribuita durante tutto il pomeriggio, senza picchi di zucchero che, facilmente, vengono trasformati in grassi.

E insieme al riso, accanto, portati delle verdure di stagione, di un contadino, tuffate in acqua salata a bollore per pochi minuti, appoggiate su una crema ottenuta frullando, col frullatore a immersione, le medesime  verdure con mezzo cucchiaio d’olio. Aggiungi spezie a piacere. Alla pausa pranzo ti basterà miscelare il tutto velocemente e avrai un pasto equilibrato, sano, gustoso, buono, con tutta l’energia, le vitamine, e la soddisfazione che meriti.

E questa non è un’insalata di riso. Almeno, non quella che conosciamo.