Caro dott. Ferrero, Natale è tra pochi giorni e, dopo due settimane di aperitivi, brindisi, cene aziendali e con gli amici, sono certa che arriverò alla Vigilia con almeno un chilo di troppo. E mi attendono ancora almeno sei banchetti con i parenti prima della fine del 2016. Come posso fare a limitare i danni?
Marta, Roma
Gentile Marta, il danno è già avvenuto, perché è piuttosto improbabile che vi sia una qualche soddisfazione in un cibo che ci sentiamo in dovere di ingurgitare perché rappresenta una qualche sorta di rituale o, peggio, un obbligo. La maniera più agevole per resistere all’eccesso di cibo sarebbe semplicemente dire di no, ma a volte questo può apparire sconveniente dal punto di vista sociale. Ciò non significa che dobbiamo per forza acconsentire a ricevere due porzioni di ogni portata che la zia ci vuole propinare. Una possibilità che dovrebbe vederci tutti concordi è quella di limitare il numero di portate e cucinare esattamente la metà di quanto abbiamo in animo di buttare in pentola: il cibo basterà per tutti e non ci saranno inutili sprechi e montagne di avanzi. Ma anche questo non è sempre facilmente praticabile quando si ha a che fare con la nonna.
Ciò che invece possiamo fare è limitare gli alcolici e rinunciare al dolce. Teniamone una fetta per la prima colazione del giorno successivo. E approfittiamo del pomeriggio per un piccolo frutto e una tazza di the.
Alla sera invece, al posto di saltare il pasto o di sentirci obbligati a terminare gli avanzi, un piatto di verdura cruda o cotta con pochissimo condimento e una grattugiata di buccia di limone, sarà una scelta digestiva e che si dimostrerà anche un’ottima alleata sulla bilancia.
Ma soprattutto nei giorni delle feste non dimentichi di fare ogni giorno una passeggiata, a passo svelto, di almeno trenta minuti senza pause. Una al mattino e una alla sera sarebbero anche meglio. Auguri di gusto!